martedì 15 marzo 2016

Qu4ttro. Il gioco delle amicizie in scena

Qu4ttro. Campo Teatrale porta in scena il gioco dell'amicizia.

recensione di Felice Carlo Ferrara





Quattro persone, legate in passato da una forte amicizia, si ritrovano dopo molti anni, allarmate dallo stato di salute di uno di loro; questo, dopo un misterioso incidente, accusa una perdita della memoria più recente, ritrovandosi così a vivere come fossero ancora gli anni della loro giovinezza. Il gruppo decide di sottostare al gioco, rispolverando ricordi e ricostruendo relazioni che andavano ormai indebolendosi, e riportando infine alla luce anche quanto che si preferiva dimenticare…



Gli anni giovanili sono spesso caratterizzati dai rapporti di amicizia e dalla vita di gruppo. Cosa ne è di queste relazioni nel tempo?
Lo scorrere degli anni porta cambiamenti, le identità individuali maturano a scapito delle dinamiche di gruppo e si creano distanze spaziali che si mutano facilmente in distanze affettive. I legami, inevitabilmente, si allentano.
La nuova produzione di Campo Teatrale analizza questi temi, focalizzandosi in particolare sul concetto chiave di regola. Le regole sono le basi di ogni gioco di società e, in generale, i principi che tengono unito ogni gruppo. Ecco dunque una compagnia di amici descritta come un meccanismo regolato da norme precise e determinate. Regole stabilite per la sussistenza stessa della collettività, regole per cementare i membri in un gruppo che si vorrebbe solido e immutabile.
Le persone, tuttavia, non sono poi così paragonabili alle pedine di un gioco, fisse e sempre uguali a se stesse. Il cambiamento è un elemento imprescindibile dell’uomo. Ecco quindi che quelle regole, se troppo rigide, possono danneggiare la maturazione dell'individuo fino a condurre ad una drammatica degenerazione.



Qu4ttro è uno spettacolo costruito su un crescendo drammatico particolarmente riuscito, in cui ogni personaggio risulta perfettamente incastrato in un meccanismo lucido e ben ragionato.
Pregio maggiore del lavoro è certamente la regia. Dopo l’elaborato La mia bara compratela all’Ikea, la compagnia Campo Teatrale mostra ancora la sua vocazione alla sperimentazione sul linguaggio, con uno spettacolo estremamente ricco di immagini e soluzioni visive spesso sorprendenti.
Quattro è infatti un lavoro tutto impostato sulla ricerca visiva, basato su una interazione degli attori sempre diversa con gli elementi della scena –assi, architravi e cubi di legno dall’estetica molto algida- e con un uso delle luci estremamente espressivo e ricercato. Ne risulta una successione di quadri suggestivi e dal sapore onirico, capaci di incorniciare in una atmosfera sospesa ed evocativa anche dialoghi dal sapore quotidiano.
Regia dunque molto lodevole, ottimo disegno luci e interpretazioni sincere.
Consigliato.



Qu4ttro
regia Donato Nubile, Marco Colombo Bolla
drammaturgia Tobia Rossi, Donato Nubile, Marco Colombo Bolla
con Donato Nubile, Lara Tomasi, Marco Colombo Bolla, Marta Annoni
scene Lucia Rho e Luca Negri
produzione Campo Teatrale

Visto il 12/3/2016 presso Campo Teatrale di Milano.